Terre rare: impatto ambientale, riciclo e opportunità nell’economia circolare
- alfredo galli
- 14 giu
- Tempo di lettura: 2 min

Introduzione
Le terre rare sono elementi essenziali per smartphone, auto elettriche e turbine eoliche, ma la loro estrazione causa notevoli danni ambientali e sfide geopolitiche. Oggi cresce l'attenzione su soluzioni di riciclo e tecnologie sostenibili, cruciali per una vera economia circolare delle terre rare.
Situazione attuale e normativa europea
La Commissione Europea ha stabilito nel 2024, tramite il Critical Raw Materials Act, che entro il 2030 almeno il 15% delle materie prime strategiche, comprese le terre rare, dovrà provenire dal riciclo. Questa misura mira a ridurre la dipendenza europea, attualmente dominata dalla Cina, che controlla circa l’85% della raffinazione globale di terre rare.
Innovazioni tecnologiche nel riciclo delle terre rare
Nuove tecnologie promettono risultati promettenti:
Un team della TU Bergakademie Freiberg sta testando metodi idrometallurgici per recuperare scandio e cerio da batterie e celle elettrolitiche esauste.
Altri studi accademici esplorano l’estrazione di terre rare da rifiuti industriali tramite processi biologici e chimici a basso impatto ambientale, garantendo redditività superiore al 15%.
Strategie pratiche per ridurre l’impatto ambientale
Ecco come il riciclo contribuisce alla sostenibilità:
Apple ha recentemente dichiarato che nel 2024 il 99% delle terre rare usate nei magneti dei suoi dispositivi proviene da riciclo interno, con obiettivo 100% entro il 2025.
L’urban mining—recuperare materie prime da apparecchi elettronici dismessi (RAEE)—è diventata una pratica prioritaria anche per l’Italia, con iniziative di recupero locali già attive.
Opportunità economiche e trend emergenti
La domanda globale di terre rare è destinata a triplicare entro il 2035, aprendo nuove opportunità di business per il riciclo e il recupero. La Cina guida i brevetti sul riciclo, mentre Giappone e USA si concentrano sull’innovazione tecnologica. L’Europa, ancora indietro, potrebbe beneficiare enormemente investendo in ricerca e impianti specializzati.
Pensaci un attimo prima di continuare: recuperare terre rare significa non solo proteggere l'ambiente, ma anche ridurre la vulnerabilità economica e politica europea.
Casi studio di successo internazionale
Ad Arezzo, il progetto italiano RigeneRare–Iren ha inaugurato il primo impianto europeo dedicato al recupero di terre rare da RAEE.
In Germania, l’Università di Freiberg avanza nella scalabilità del proprio processo di recupero, puntando a dimostrarne fattibilità industriale entro il prossimo biennio.
Conclusione
Recuperare e riciclare terre rare non è più un'opzione, ma una necessità ambientale e strategica. Le innovazioni tecnologiche e le nuove normative offrono soluzioni efficaci per una filiera più sostenibile. L'Europa ha la possibilità di recuperare il terreno perduto investendo rapidamente in questa nuova economia circolare delle terre rare.
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